Nella versione originale, questo è un pan brioche ripieno: di solito, lo si farcisce prima dell'intreccio con un formaggio di mucca, chiamato branza de vaci (da cui il nome, branzoiace), simile per consitenza alla ricotta vaccina italiana. Esistono però molte altre varianti, sia col formaggio, sia con la carne. In periodo quaresimale, invece, si alleggerisce l'impasto, togliendo del tutto le uova e il latte e sostituendo con il corrispondente di acqua, e lo si serve farcito con patate bollite e striscioline di verza,insaporite con un po' di pepe.
Propriamente è un pan brioche, con un equilibrato contrasto fra il dolce e il salato: quindi, potete anche consumarlo a colazione, senza nessuna farcitura, accompagnato con marmellate o creme, così come faccio io questa mattina, augurando a tutti una buona giornata.
Ingredienti
450 g di farina 00
2 uova
3 cucchiai di olio
200 ml di latte tiepido
25 g di lievito
5 cucchiai di zucchero
essenza di vaniglia
1 cucchiaino di sale
1 tuorlo e latte per spennellare
Forno: 180 gradi, modalità statica
40 minuti
In una ciotola, unire un cucchiaio di zucchero, 2 cucchiai di farina, il lievito sbriciolato e poco latte teipido, quanto serve a fare una pastella. Coprire e lasciar lievitare: quando in superficie si saranno formate delle bolle, sarà pronto.
Nel recipiente della planetaria, se la possedete, o in una terrina capace, se impastate a mano, mettete il resto del latte, le uova leggermente sbattute, la pastella preparata col lievito, l'estratto di vaniglia e, impastando a velocità minima, aggiungete via via la farina.
Appena tutti gli ingredienti si saranno amalgamati a formare un composto morbido e piuttosto elastico, trasferite quest'ultimo su un piano da lavoro leggermente infarinato e iniziate ad impastare a mano, aggiungendo l'olio e il sale.
Mettete l'impasto in una terrina piuttosto grande,coprite con un telo e fate lievitare fino al raddoppio: vi ci vorranno circa due ore.
Trascorso questo tempo, rovesciate l'impasto su un piano di lavoro leggermente infarinato, abbattetelo con una leggera pressione delle mani, lavoratelo velocemente per pochi minuti e dividetelo in 6 parti uguali. Date a ciascuna la forma di un salsicciotto, pareggiateli in modo che abbiano la stessa lunghezza e procedete all'intreccio.
Spennellare la treccia con il tuorlo d'uovo leggermente sbattuto con due o tre cucchiai di latte e lasciar lievitare, coperto, ancora mezz'ora.
Infornare a 180 gradi, modalità statica, per circa 40 minuti.
La crema di limone della foto altro non è che un lemon curd. E' molto diffuso anche in Romania, con la differenza che non si tratta di un dessert di importazione: semplicemente, anche da noi c'è la tradizione di preparare questa crema, a base di tuorli e di burro.
50 g di burro
225 g di zucchero
3 uova fresche
2 bei limoni sugosi non trattati
Grattugiate la scorza di uno dei limoni, avendo cura di non intaccare la parte bianca.Metterla in una casseruola,assieme al succo di entrambi i limoni,il burro morbido a pezzettini e lo zucchero. Ponete il recipiente sul fuoco, a fiamma minima e, mescolando spesso con un cucchiaio di legno, far sciogliere lo zucchero.
Non dovete fare uno sciroppo, ma semplicemente sciogliere lo zucchero: quindi, l'amalgama dovrà risultare appena tiepido.
Aggiungete poi a questi ingredienti le uova leggermente sbattute a parte e, sempre a fuoco bassissimo, mescolate fino a quando la marmellata diventerà densa e di un colore leggermente dorato.
Alla prima bolla, che inidica che la crema ha raggiunto la temperatura dell'ebollizione, togliete dal fuoco e invasate a caldo.
Si conserva inalterato per almeno tre mesi. Una volta aperto, però, va consumato nel giro di pochi giorni.
Buona giornata
Cristina
Ingredienti
450 g di farina 00
2 uova
3 cucchiai di olio
200 ml di latte tiepido
25 g di lievito
5 cucchiai di zucchero
essenza di vaniglia
1 cucchiaino di sale
1 tuorlo e latte per spennellare
Forno: 180 gradi, modalità statica
40 minuti
In una ciotola, unire un cucchiaio di zucchero, 2 cucchiai di farina, il lievito sbriciolato e poco latte teipido, quanto serve a fare una pastella. Coprire e lasciar lievitare: quando in superficie si saranno formate delle bolle, sarà pronto.
Importante!
La ricetta originale prevede 50 g di lievito: questo perchè bisogna far lievitare un pane ripieno di un ingrediente grasso come il formaggio. Nella versione più semplice, invece, potete dimezzare le dosi. Se volete, potete ridurle ulteriormente: l'impasto richiederà più tempo, ma lieviterà lo stesso. Nel recipiente della planetaria, se la possedete, o in una terrina capace, se impastate a mano, mettete il resto del latte, le uova leggermente sbattute, la pastella preparata col lievito, l'estratto di vaniglia e, impastando a velocità minima, aggiungete via via la farina.
Importante!
E' un procedimento inverso, rispetto al metodo tradizionale che prevede l'aggiunta del liquido all'ingrediente secco. E' per questo che sarebbe meglio lavorare nella planetaria, perchè l'impasto si appiccicherà molto alle mani. Se impastate a mano, è meglio servirvi di un cucchiaio, in questa fase.Appena tutti gli ingredienti si saranno amalgamati a formare un composto morbido e piuttosto elastico, trasferite quest'ultimo su un piano da lavoro leggermente infarinato e iniziate ad impastare a mano, aggiungendo l'olio e il sale.
Importante!
Anzichè unire l'olio tutto assieme, mi limito a lavorare l'impasto con le mani unte. Metto da parte tre cucchiai di olio e con quello ungo le mani, via via che l'impasto assorbe il grasso. E' una lavorazione più facile e si ottiene un composto lucido ed elastico. Il sale va sempre aggiunto alla fine.Mettete l'impasto in una terrina piuttosto grande,coprite con un telo e fate lievitare fino al raddoppio: vi ci vorranno circa due ore.
Trascorso questo tempo, rovesciate l'impasto su un piano di lavoro leggermente infarinato, abbattetelo con una leggera pressione delle mani, lavoratelo velocemente per pochi minuti e dividetelo in 6 parti uguali. Date a ciascuna la forma di un salsicciotto, pareggiateli in modo che abbiano la stessa lunghezza e procedete all'intreccio.
Importante!
Il pane che vedete nella foto ha un intreccio a 6, di tutti il più complesso. Sto preparando dei tutorial sui vari intrecci- a 4, a 5 e a 6- ma è un'operazione un po' lunga, che ha richiesto più tempo di quello che avrei immaginato. A occhio, è difficile ricostruire tutto il procedimento: per cui, per ora, potete anche fare unatreccia normale, a tre. Appena ho tutto pronto, pubblico.Spennellare la treccia con il tuorlo d'uovo leggermente sbattuto con due o tre cucchiai di latte e lasciar lievitare, coperto, ancora mezz'ora.
Infornare a 180 gradi, modalità statica, per circa 40 minuti.
La crema di limone della foto altro non è che un lemon curd. E' molto diffuso anche in Romania, con la differenza che non si tratta di un dessert di importazione: semplicemente, anche da noi c'è la tradizione di preparare questa crema, a base di tuorli e di burro.
50 g di burro
225 g di zucchero
3 uova fresche
2 bei limoni sugosi non trattati
Importante!
Non è necessario nessun addensante, come la fecola o l'amido di mais. Grattugiate la scorza di uno dei limoni, avendo cura di non intaccare la parte bianca.Metterla in una casseruola,assieme al succo di entrambi i limoni,il burro morbido a pezzettini e lo zucchero. Ponete il recipiente sul fuoco, a fiamma minima e, mescolando spesso con un cucchiaio di legno, far sciogliere lo zucchero.
Importante!
Aggiungete poi a questi ingredienti le uova leggermente sbattute a parte e, sempre a fuoco bassissimo, mescolate fino a quando la marmellata diventerà densa e di un colore leggermente dorato.
Alla prima bolla, che inidica che la crema ha raggiunto la temperatura dell'ebollizione, togliete dal fuoco e invasate a caldo.
Si conserva inalterato per almeno tre mesi. Una volta aperto, però, va consumato nel giro di pochi giorni.
Buona giornata
Cristina
Bellissimo questo pan brioche....questo me lo segno!!!
RispondiEliminaBuona giornata
Valeria
La treccia a 6 è complicatissima! E tu parti così? dalla cosa più difficile? e cosa hai allora in serbo per noi?
RispondiEliminaCiao Cristina, vedo che ti stai impegnando parecchio fin da subito! La tua treccia ha un bellissimo aspetto :)
RispondiEliminaMa cosè, una treccia doppia? E' un capolavoro....qui però non vale, questa meraviglia all'ora di pranzo! Sto per svenire! .....Un bacione, Pat
RispondiEliminabellissima complimentissimiiiiii
RispondiEliminache spettacolo!!!! a ogni nuovo post ammiro sempre più la tua straordinaria abilità. i biscotti di ieri, forse forse, li potrei anche fare, ma il resto proprio no :)))
RispondiEliminaun abbraccio e tanti, tanti complimenti
Cara Cristina, in bocca al lupo per questa nuova avventura e complimentissimi per la treccia, per la colazione è perfetta!
RispondiEliminaSemplicemente fantastico! complimenti....... Cris
RispondiEliminaCiao Cristina con una presentazione come quella che ti ha fatto Alessandra e questo pan brioche MERAVIGLIOSO (per non parlare dei biscotti e della torta...) come si fa a non seguirti?
RispondiEliminaPiacere di conoscerti! Ciao e alla prossima delizia, Sarah
Bellissima questa ricetta, Cristina! piacere di conoscerti e di poterti seguire in questa avventura. E grazie ovviamente per aver deciso di condividere le tue ricette con noi! bacioni!!
RispondiEliminache bello questo panbrioche tutto intrecciato, e che delizia alleggerito dalle uova e dal latte... non potrò proprio non provarlo, salvo la ricetta ;))
RispondiEliminaBenarrivata Cristina
RispondiEliminasarà un piacere seguirti ........... questa treccia è veramente inivitante ......... Buona notte Manu
Che meraviglia Cristina!!!!
RispondiEliminaHo condiviso anche questo su FB!!!
Bravissima, ciao Diana